Gazzetta della Martesana – Leonardo da Vinci
“Ecco come Leonardo immaginava di pulirele nostre ciattadine”
Genio al futuro
Da Leonardo al Metaverso: lezione fra arte e scienza al Polo universitario
Grosseto Arte, scienza e tecnologia digitale, nel segno (passato, presente e futuro) del genio per antonomasia: Leonardo Da Vinci. Oggi dalle 15,30 alle 17,30 nell’aula magna della Fondazione Polo universitario Grossetano, in via Ginori 43, una intrigantissima le ttura vinciana multimediale dal titolo ((Da Leonardo Da VincialMetaverso”
Cosa è il Metaverso e come funziona la Realtà vir-tuale? Quali sono i collegamenti con le ricerche, la scienza e l’arte di Leonardo? Un percorso guidato che porterà alla scoperta dei segreti dell’arte e della scienza. Capolavori e progetti precursori della moderna realtà virtuale. Disegni, scienza, tecnica, fantasia, anatomia e il sogno di volare nei manoscritti di Leonardo. Verrà mostrato tramite mezzi multimediali e realtà virtuale il più grande museo almondovirtuale dedicato a Leonardo da Vinci. In anteprima la ricostruzione virtuale del cenacolo in realtà virtuale, ricostruita tramite un documento del1800. Il convegno ·di oggi è organizzato da Saihub, Fondazione Monte dei Paschi, Università di Siena e Fondazione
Vita, con il patrocinio di Regione Toscana e GiovaniSì, ed è aperto a tutti in forma gratuita.
Il professor Mario Taddei, relatore dell’incontro, ha insegnato al Politecnico di Milano. Ha dedicato gran partè della sua attività allo studi o e allo sviluppo di prodottimultimediali interattivi per la divulgazione della scienza. Si occupa da tempo dello studio e della ricerca riguardante Leonardo da Vmci e ne è divenuto uno dei maggiori esperti a livello internazionale. Insegna Realtà virtuale e design, fondatore della Da VinciAcademy a Milano.
LA NAZIONE Siena
La Ricerca
L’androide di Leonardo diventa realtà, svelato il progetto segreto
La realizzazione è stata messa a punto dal professor Taddei dell’Acme di Milano
Il più grande museo del mondo dedicato a Leonardo da Vinci ha una superficie di un milione di metri quadri. Non ci sono file, né giorni e orari da rispettare. Nessuna calca da superare per sostare 12 secondi davanti alla Gioconda, abbagliati da flash e selfie. E per vista rio, questo museo, basta una connessione a internet. È con questo biglietto da visita che il professor Mario Taddei, docente di Realtà virtuale e design all’accademia arte Acme di Milano, si è presentato nell’aula magna di San Niccolò, per la Summer School di Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita. La sua attività, dedicata allo studio e allo sviluppo di prodotti multimediali interattivi per la divulgazione della scienza, da tempo si è concentrata su Leonardo e su come, studiando i codici meno conosciuti, sia possibile scoprire ancora nuove idee e progetti, come quello di un sistema di orologeria ad acqua collegato con un busto umano, un vero e proprio androide meccanico. Taddei ha studiato e realizzato le più note macchine di Leonardo, compreso il leone meccanico, considerato una pietra miliare della robotica, tanto che nel2015 ha ispirato persino il gigantesco leone metallico sul quale Katy Perry si è presentata al Su per Bowl 2015. «Leonardo si presenta al duca di Milano come ingegnere militare – ha raccontato Taddei – e solo agli ultimi punti di quello che possiamo considerare il primo curriculum della storia, scrive che, in tempi di pace, si dedica anche alla pittura. Il duca aveva bisogno di armi, non di pittori, del resto. E tutte le macchine che propone, Leonardo le aveva lette e studiate su altri libri. Il paracadute; per esempio, lo aveva già disegnato un anonimo senese. La scienza funziona così». Ogni invenzione, cioè, è sempre il miglioramento di un qualcosa che già esiste.
…Il genio di Leonardo è di attualità anche ai tempi del Coronavirus. L’autore di opere immortali come la Gioconda e il Cenacolo si era già posto cinquecento anni fa il problema dell’igiene nelle città. Una questione che tiene banco ancora oggi quando il problema della pulizia è ai primi posti per il contenimento dell’epidemia che sta attanagliando il Paese. A scoprire i progetti di Leonardo relativi a all’igiene delle città e a parlarne è stato il cassinese Mario Taddei …..
«Leonardo è arrivato a Milano nel 1482 per realizzare armi da guerra per il duca Sforza – ha spiegato – Le prime pagine del “manoscritto B” sono dedicate alle armi mentre le altre sono relative alla città con Leonardo in veste di architetto ».
Taddei ci fa immaginare il genio toscano che aggirandosi per la città viene colpito dalle scarse condizioni igieniche e dall’odore e ipotizzando una città ideale pensa a come poter ovviareal problema dando vita a tutta una serie di progetti.
«Tra i disegni ce n’è uno in cui Leonardo progetta un palazzo caratterizzato dallapresenza di scale a chiocciola, senza angoli – ha spiegato – Si tratta di un progetto molto interessante non solo perché è il primo in cui si vede lo spaccato di un palazzo e quindi anche cosa c’è al suo interno ma anche per la presenza delle scale a chiocciola».
Taddei rivela il perché di questo particolare accorgimento architettonico. «Lo dice lo stesso Leonardo – ha aggiunto – Gli uomini avevano l’abitudine di fare pipì negli angoli e così per evitare questa pratica aveva pensato a scale a chiocciola e quindi prive di angoli dove potersi appartare … »……
Ma non solo. Il «manoscritto B», analizzato dallo studioso ha anche rivelato altro, come una stalla autopulente con l’acqua utilizzata per abbeverare i cavalli che, ùna volta fatta defluire, · puliva l’edificio dalle deiezioni degli animali convogliando il tutto in appositi canali.
«Il problema dell’igiene era molto sentito da Leonardo – ha aggiunto – Anche se non è corretto collegare il genio di Vinci al concetto di virus che alla sua epoca non era sconosciuto. E’ .importante però sottolineare che già 500 an)li fa si era posto ùn problema oggi di attualità».