Leonardo da Vinci e i suoi “Visi Mostruosi”: Un Ritrovamento Straordinario in un’Edizione Rara del Trattato di Pittura

ENGLISH


~ Visi mostruosi, volto di Megera ~
1490 / 1510 circa

Testa caricata e busto di profilo di megera verso destra, 1490 circa
Punta metallica, penna e inchiostro seppia su carta filigranata.
Frammento in carta di stracci (50 x 56 mm) ottagonale

incollato su carta giallastra quadrata
con retro azzurrato 72 × 72 mm,


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Leonardo da Vinci e i “Visi Mostruosi”: Un Ritrovamento Eccezionale in un’Edizione Rara del Trattato di Pittura

Recentemente, in un’edizione rara del Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci, stampata nel 1651 in Francia, è emerso un ritrovamento straordinario che aggiunge un valore inestimabile a questa opera già di per sé preziosa. Nella penultima pagina del volume è stata scoperta una tasca, o passepartout, ricavata da un disegno intitolato “Visi Mostruosi”. Questo disegno è particolarmente significativo poiché all’interno della tasca è custodito un frammento di carta di dimensioni 50×56 mm, incollato su un fondo azzurrato di 72×72 mm. Questo pezzo di carta ottagonale è realizzato con la carta di stracci tipica del Rinascimento, lo stesso materiale utilizzato da Leonardo da Vinci per i suoi appunti e disegni.

Viso mostruoso, il volto di Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY

Il frammento in questione contiene un disegno realizzato con punta metallica, penna e inchiostro di seppia, che raffigura il profilo di una vecchia caricaturale, simile a una strega o Megera, rivolta verso destra. Questo tipo di rappresentazione rientra nel corpus di opere che Leonardo realizzò tra il 1490 e il 1510, un periodo in cui l’artista era particolarmente affascinato dalla rappresentazione di “visi mostruosi” e caricaturali.

1651 TRAITÉ DE LA PEINTURE LÉONARD DE VINCI
DONNE AU PUBLIC ET TRADUIT D’ITALIEN EN FRANÇAIS
editio princeps – première édition

Questi disegni, conservati presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, comprendono una serie di ritratti di giullari di corte, anziani e figure grottesche, spesso con nasi esageratamente pronunciati e smorfie marcate. La loro particolarità non risiede solo nell’aspetto grottesco, ma anche nel profondo interesse di Leonardo per la fisiognomica e la sua ricerca di catturare l’essenza dell’anima umana attraverso il disegno. In effetti, Leonardo stesso scrive nel Codice Madrid II (72v) riguardo alla “varietà dei visi secondo gli accidenti dell’uomo, in fatica e riposo, in ira, in pianto, in riso, in gridare, il timore e simil cose.”

Viso mostruoso, il volto di Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY

Questa affermazione sottolinea l’intento di Leonardo di esplorare e documentare la vasta gamma di emozioni e stati d’animo umani attraverso l’osservazione meticolosa dei volti. Non è solo l’estetica a interessare l’artista, ma anche la capacità del volto umano di raccontare una storia, di trasmettere emozioni intense e contrastanti.

Viso mostruoso, il volto di Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY

Un altro riferimento significativo si trova nel Manoscritto A (106v), dove Leonardo menziona i “visi mostruosi”. Egli scrive: “De’ visi mostruosi non parlo, perché sanza fatica si tengano a mente.” Questo passaggio è particolarmente rivelatore, poiché suggerisce che i volti grotteschi e deformi ritratti da Leonardo erano talmente memorabili da non richiedere ulteriori descrizioni o spiegazioni. Erano immagini che, per la loro stranezza e forza espressiva, restavano impresse nella mente senza bisogno di parole. Leonardo sembra quasi voler custodire questi volti come segreti visivi, la cui potenza evocativa supera la necessità di essere narrata.

Leonardo – CVinciana Tav 201 p1- Windsor – Royal Library – Volti per il Cenacolo
Biblioteca Leonardo da Vinci ACADEMY

Durante il periodo in cui questi disegni furono realizzati, Leonardo era impegnato nella creazione di L’Ultima Cena nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Nei suoi scritti, egli narra di come percorresse le strade di Milano alla ricerca di volti che potessero ispirare le figure degli apostoli e di Gesù. Una leggenda narra che Leonardo trovò il volto di Giuda in un uomo dal carattere crudele e che, per una sorta di scherzo, utilizzò il volto del priore del convento, con cui aveva un rapporto conflittuale, per rappresentare il traditore.

“teste caricate” o “grottesche”
Leonardo – CVinciana Tav 212 – Chatsworth – Biblioteca duca di Devonshire –
Biblioteca Leonardo da Vinci ACADEMY

Indipendentemente dalla veridicità di questa leggenda, ciò che è certo è che Leonardo osservava attentamente le persone comuni, ritraendole non solo nei loro tratti fisici, ma anche nella loro essenza interiore. Questa collezione di ritratti grotteschi non rappresenta semplicemente un esercizio di caricatura, ma una profonda esplorazione dell’umanità. Contrariamente ai ritratti idealizzati delle nobili dame, come La Gioconda, La Belle Ferronnière, e La Dama con l’Ermellino, queste rappresentazioni offrono uno sguardo più autentico e realistico sulle persone che popolavano Milano nel 1500.

Volto di Megera, Tasca cornice
Leonardo da Vinci ACADEMY

Il frammento ritrovato nell’edizione del 1651 del Trattato della Pittura raffigura uno di questi “visi mostruosi”: il profilo di una vecchia, con un grande naso adunco, capelli raccolti dietro la testa e un mento prominente. Questo disegno, unico nel suo genere, è stato mostrato per la prima volta in televisione in Italia e attualmente appartiene a una collezione privata.

1651 TRAITÉ DE LA PEINTURE LÉONARD DE VINCI
DONNE AU PUBLIC ET TRADUIT D’ITALIEN EN FRANÇAIS
editio princeps – première édition

Questo ritrovamento non solo aggiunge un valore storico e artistico all’edizione del Trattato della Pittura, ma ci offre anche uno spaccato della mente di Leonardo da Vinci, un uomo capace di trovare bellezza anche nei volti più grotteschi, e di vedere l’umanità in tutte le sue forme.

Viso mostruoso, il volto di Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY
Viso mostruoso, il volto di Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY
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Ricostruzione digitale del volto di Megera

Ricostruzione digitale del volto di Megera
Ricostruzione digitale del volto di Megera
Ricostruzione digitale del volto di Megera
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Riferimenti e documenti

“Delle varietà de visi, secondo li acidenti dell’omo, in fatica, in riposo, in ira, in
pianto, in riso, i’ gridare, in timore e ssimili cosse.”
Madrid II 72v

“Del modo di tenere a mente la forma d’un volto.

Se volli avere facilita in tenere a mente una aria d’uno volto, impara prima a
mente di molte teste, occhi, nasi, bocche, menti e gole e colli e spalli. Poniamo caso, i nasi sono di 10 ragioni: diritto, gobbo, cavo, col rilievo più su o più giu che ‘l mezzo, aquilino, pari, simo e tondo e acuto: questi sono boni in quanto al proffilo. In faccia i nasi sono di 11 ragioni: equale, grosso in mezzo, sottile ‘n mezzo, e la punta grossa e sottile nell’appiccatura, sottile nella punta e grosso nell’appiccatura, di larghe anarise, distrette, d’alte e basse, di busi scoperti e di busi occupati dalla punta. E cosi troverai diversita nelle altre articule, delle quali cose tu de’ ritrarre di naturale e metterle a mente, ovvero, quando hai a fare uno volto a mente, porta con teco uno picciolo libretto, dove sieno notate simile fazione e quando hai dato una occhiata al volto della persona che voi ritrarre, guarderai poi in parte quale naso o bocca se le assomiglia, e favvi uno picciolo segno per riconoscerle poi a casa. De’ visi mostruosi non parlo, perché sanza fatica si tengano a mente.”

Manoscritto A 106v
Riportato poi nel Trattato di Pittura
Libro di Pittura (Codice Urbinate Lat. 1270) Capitolo 290

Madrid II 72v

Leonardo da Vinci ACADEMY
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ENGLISH

Leonardo da Vinci and his “Monstrous Faces”: An Extraordinary Find in a Rare Edition of the Treatise on Painting

ITALIAN


~ Monstrous faces, face of Megera ~
1490 / 1510 circa

Charged head and profile bust of hag towards right, c. 1490 Metal point, pen and sepia ink on watermarked paper. Rag paper fragment (50 × 56 mm) octagonal pasted on square yellowish paper with blued reverse 72 × 72 mm,


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Leonardo da Vinci and the “Monstrous Faces”: An Exceptional Find in a Rare Edition of the Treatise on Painting

Recently, in a rare edition of Leonardo da Vinci’s Treatise on Painting, printed in 1651 in France, an extraordinary find emerged that adds priceless value to this already valuable work. On the penultimate page of the volume, a pocket, or passepartout, was discovered from a drawing entitled “Monstrous Faces.” This drawing is particularly significant because inside the pocket is housed a 50×56 mm fragment of paper, glued to a 72×72 mm blued background. This octagonal piece of paper is made from the rag paper typical of the Renaissance, the same material used by Leonardo da Vinci for his notes and drawings.

Monstrous face, the face of Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY

The fragment in question contains a drawing made with metal point, pen and sepia ink, depicting the profile of a caricatured old woman, resembling a witch or Megera, facing to the right. This type of depiction is part of the body of work that Leonardo produced between 1490 and 1510, a period when the artist was particularly fascinated by the depiction of “monstrous faces” and caricatures.

1651 TRAITÉ DE LA PEINTURE LÉONARD DE VINCI
DONNE AU PUBLIC ET TRADUIT D’ITALIEN EN FRANÇAIS
editio princeps – première édition

These drawings, preserved in the Biblioteca Ambrosiana in Milan, include a series of portraits of court jesters, old men and grotesque figures, often with exaggeratedly pronounced noses and marked grimaces. Their uniqueness lies not only in their grotesque appearance, but also in Leonardo’s deep interest in physiognomy and his quest to capture the essence of the human soul through drawing. Indeed, Leonardo himself writes in Codex Madrid II (72v) about the “variety of faces according to the accidents of man, in toil and rest, in wrath, in weeping, in laughter, in crying, fear and simil things.”

Monstrous face, the face of Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY

This statement underscores Leonardo’s intent to explore and document the wide range of human emotions and moods through meticulous observation of faces. It is not only aesthetics that interested the artist, but also the ability of the human face to tell a story, to convey intense and conflicting emotions.

Monstrous face, the face of Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY

Another significant reference is found in Manuscript A (106v), where Leonardo mentions “monstrous faces.” He writes, “De’ visi monruosi non parlo, perché sanza fatica si tengono a mente.” This passage is particularly revealing because it suggests that the grotesque and deformed faces portrayed by Leonardo were so memorable that they required no further description or explanation. They were images that, because of their strangeness and expressive force, stuck in the mind without the need for words. Leonardo seems almost to want to guard these faces as visual secrets whose evocative power surpasses the need to be told.

Leonardo – CVinciana Tav 201 p1- Windsor – Royal Library – Faces for the Upper Room
Leonardo da Vinci ACADEMY Library.

During the period when these drawings were made, Leonardo was busy creating The Last Supper in the refectory of the convent of Santa Maria delle Grazie in Milan. In his writings, he recounts how he walked the streets of Milan looking for faces that could inspire the figures of the apostles and Jesus. One legend has it that Leonardo found the face of Judas in a man with a cruel character and that, as a sort of joke, he used the face of the prior of the convent, with whom he had a contentious relationship, to represent the traitor.

“Loaded heads” or “grotesques”
Leonardo – CVinciana Tav 212 – Chatsworth – Duke of Devonshire Library – Leonardo da Vinci ACADEMY Library

Regardless of the veracity of this legend, what is certain is that Leonardo carefully observed ordinary people, portraying them not only in their physical features but also in their inner essence. This collection of grotesque portraits is not simply an exercise in caricature, but a profound exploration of humanity. In contrast to the idealized portraits of noble ladies, such as La Gioconda, La Belle Ferronnière, and The Lady with an Ermine, these depictions offer a more authentic and realistic look at the people who populated Milan in the 1500s.

Face of Megaera, Tasca frame – Leonardo da Vinci ACADEMY

The fragment found in the 1651 edition of the Treatise on Painting depicts one of these “monstrous faces”: the profile of an old woman, with a large hooked nose, hair pulled back behind her head, and a prominent chin. This unique drawing was first shown on television in Italy and currently belongs to a private collection.

1651 TRAITÉ DE LA PEINTURE LÉONARD DE VINCI
DONNE AU PUBLIC ET TRADUIT D’ITALIEN EN FRANÇAIS
editio princeps – première édition

This finding not only adds historical and artistic value to the edition of the Treatise on Painting, but also gives us a glimpse into the mind of Leonardo da Vinci, a man capable of finding beauty even in the most grotesque faces, and of seeing humanity in all its forms.

Monstrous face, the face of Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY
Monstrous face, the face of Megera – Leonardo da Vinci ACADEMY
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Digital reconstruction of the face of Megera

Ricostruzione digitale del volto di Megera
Digital reconstruction of the face of Megera
Digital reconstruction of the face of Megera
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References and documents

“Delle varietà de visi, secondo li acidenti dell’omo, in fatica, in riposo, in ira, in
pianto, in riso, i’ gridare, in timore e ssimili cosse.”

“Of the varieties of faces, according to the acidents of the man, in toil, in rest, in wrath, in weeping, in laughter, i’ shouting, in fear and same things”
Madrid II 72v

“Del modo di tenere a mente la forma d’un volto.

Se volli avere facilita in tenere a mente una aria d’uno volto, impara prima a mente di molte teste, occhi, nasi, bocche, menti e gole e colli e spalli.
Poniamo caso, i nasi sono di 10 ragioni: diritto, gobbo, cavo, col rilievo più su o più giu che ‘l mezzo, aquilino, pari, simo e tondo e acuto: questi sono boni in quanto al proffilo. In faccia i nasi sono di 11 ragioni: equale, grosso in mezzo, sottile ‘n mezzo, e la punta grossa e sottile nell’appiccatura, sottile nella punta e grosso nell’appiccatura, di larghe anarise, distrette, d’alte e basse, di busi scoperti e di busi occupati dalla punta. E cosi troverai diversita nelle altre particule, delle quali cose tu de’ ritrarre di naturale e metterle a mente, ovvero,
quando hai a fare uno volto a mente, porta con teco uno picciolo libretto, dove sieno notate simile fazione e quando hai dato una occhiata al volto della persona che voi ritrarre, guarderai poi in parte quale naso o bocca se le assomiglia, e favvi uno picciolo segno per riconoscerle poi a casa. De’ visi mostruosi non parlo, perché sanza fatica si tengano a mente.”

“Of the way of keeping in mind the form of a face.

If I wished to have facility in keeping in mind an air of a face, first learn in mind of many heads, eyes, noses, mouths, chins and throats and necks and shoulders. Let us say, the noses are of 10 reasons: straight, humped, hollow, with the relief more up or more down than ‘the middle, aquiline, even, simo and round and acute: these are good as to the proffile. In the face the noses are of 11 reasons: equal, coarse in the middle, thin in the middle, and the tip coarse and thin in the sticking, thin in the tip and coarse in the sticking, of broad anarise, distracted, of high and low, of uncovered busi and of busi occupied by the tip. And so you will find diversities in the other particulae, of which things you de’ portray naturally and put them in mind, or, when you have to make a face in mind, bring with you a little booklet, wherein similar factions are noted, and when you have taken a look at the face of the person whom you portray, you will then look in part what nose or mouth if it resembles them, and favvi a little mark to recognize them afterwards at home. Of monstrous faces I speak not, that without effort they may be kept in mind.”


Manuscript A 106v

Later reproduced in the Treatise on Painting Book of Painting
(Urbinate Codex Lat. 1270) Chapter 290

Madrid II 72v

Leonardo da Vinci ACADEMY
Leonardo da Vinci ACADEMY
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Lecture “Leonardo da Vinci’s Manuscripts and the Influence of Ancient Arabic Science” – Abu Dhabi

April 5th, 2024 | 7:30pm
Italian Cultural Institute Abu Dhabi
UAE

Multimedia Presentation at the Virtual Museum of Leonardo da Vinci. Prof. Mario Taddei, Leonardo da Vinci Academy.

In this seminar, we will explore the manuscripts, art, and technology of Leonardo da Vinci, uncovering their deep connections to ancient Arabic science. With the support of the Italian Cultural Institute and the Embassy of Italy to the UAE, Prof. Mario Taddei will guide us through a multimedia presentation at the largest virtual museum of Leonardo da Vinci.

We will discover the reconstruction of incredible ancient machines designed by Leonardo, derived from the study of nature and ancient weaponry, such as flying spheres, the mechanical hawk, the robot car, and the first mechanical android. Art and technology intertwine, delving into the secrets of Leonardo’s masterpieces, including the Mona Lisa and The Last Supper.

We will explore one of Leonardo’s secrets, his study of the ancients, and particularly see the influence of ancient Arabic science on his work. Many machines and contraptions, erroneously attributed to Leonardo, are instead the result of Arab scientists from the year 1000 who influenced modern science and mathematics more than one might think.

This seminar underscores the importance of studying history, particularly the contributions of Arab scholars from the 10th century onwards, to understand the genius of Leonardo da Vinci and his creations. Participants will have the exclusive opportunity to experience a virtual reality station, allowing them to observe Leonardo da Vinci’s machines and masterpieces like never before, journeying into the largest virtual museum ever built: the Leonardo Da Vinci ACADEMY MUSEUM.

Prof. Mario Taddei
Graduated with honors in Industrial Design from the Polytechnic University of Milan. He served as a professor at the Politecnico di Milano, teaching computer science courses. Taddei is a prominent Italian academic, best known for his contributions to Leonardo da Vinci studies. He is co-curator of some of the Leonardo Da Vinci’s exhibitions, showcasing groundbreaking discoveries in art and machine research on a global scale. With extensive experience in programming, 3D graphics, video games, virtual reality development, and multimedia applications, Taddei also teaches design, virtual scenography, and virtual architecture at various art academies in Milan, Italy.

He is an expert in artificial intelligence and has authored several books on the subject, delivering frequent lectures worldwide. As a curator, Taddei has organized numerous Leonardo exhibitions worldwide and authored several books on science, computer graphics, Renaissance masters, and Leonardo da Vinci. He is renowned for leading the study, software development, and reconstruction of hundreds of Renaissance machines, as well as pioneering virtual Codex technologies and interactive historical experiences. Taddei is also recognized as a digital artist, exhibiting under the pseudonyms Silver Mark and Neoart3 at prestigious contemporary art museums in Europe and China. Furthermore, he is an expert in NFT and metaverse technologies, contributing to the development of digital art and virtual environments. Currently, Taddei teaches at Milanese Academies, founded and directs the Leonardo da Vinci Academy (www.davinciacademy.net), and can also be found at www.Neoart3.net or by searching “Mario Taddei” on Google.

Mario Taddei Manuscript Collection – Leonardo da Vinci ACADEMY
Mario Taddei Manuscript Collection – Leonardo da Vinci ACADEMY

The Italian Cultural Institute of Abu Dhabi is a body of the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation (MAECI), responsible for spreading and promoting the Italian language and culture. Its main objectives are the organization of cultural, artistic and scientific initiatives with Italy as their central theme.

https://maps.app.goo.gl/qK5zo9sQfssnonP37

E’ uscito ilLibro: Il Cenacolo 3D

E’ uscito!
In tutte le migliori librerie e nel circuito Giunti.
Due anni di dura fatica e migliaia di disegni fatti a mano, 3D, Virtuale e AI!
Il mio vecchio lavoro sul cenacolo del 2010, presente in libri, mostre, documentari e musei ha fatto il giro del mondo, ma era ormai ormai obsoleto e con qualche difetto… (lo ammetto e me ne vergogno!). Ho quindi deciso di riaffrontare l’argomento e ci ho dedicato giorni e notti. Un file enorme, milioni di pixel di meraviglia e un nuovo sistema VR all’avanguardia!
Ecco a voi il nuovo cenacolo 3D!
Mario Taddei

Scheda completa

Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3D
Ricostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato
https://giunti.it/products/leonardo-da-vinci-il-cenacolo-3d-taddei-mario-9788809935853


Il Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, a Milano, è uno dei luoghi leonardiani più visitati al mondo. Antico refettorio dei monaci, ospita, su una delle sue pareti, l’Ultima cena dipinta da Leonardo da Vinci nel 1494-1498, un capolavoro assoluto del Rinascimento. Questo libro presenta quest’opera, e questo luogo, come non si era mai fatto fino adesso. Anni di studio e un sapiente utilizzo di nuove tecnologie di restituzione in 3D ha consentito all’autore di riproporre questa opera facendo in modo da farci attraversare i secoli e le vicissitudini del dipinto fino a mostrarcelo “come era”, ricostruendone i colori, portandoci “dentro” la tecnica particolare della sua esecuzione, mostrandoci la tavola della Cena e i suoi protagonisti dalle angolazioni più diverse, ripristinando la decorazione originale degli ambienti reali e dipinti, in qualche modo a vederlo con gli occhi e la mente del suo creatore.

Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato

Presentazione

Il Cenacolo di Leonardo, il capolavoro che ha cambiato per sempre il modo di dipingere e di immaginare un episodio di carattere religioso.
La storia ci ha lasciato, purtroppo, solo un debole ricordo di ciò che era. Con le moderne tecniche di ricostruzione tridimensionale, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e un nuovo lavoro di restauro digitale, è oggi possibile sperimentare nel refettorio di Santa Maria delle Grazie un’esperienza virtuale che può darci un idea del capolavoro com’era al tempo di Leonardo e che i milanesi ebbero la fortuna di vedere la prima volta nel 1498.
Leonardo è stato, con i suoi studi, il precursore delle moderne tecnologie di realtà virtuale. Il suo impianto prospettico e le sue pitture a 360° miravano a “ingannare” i visitatori che, per la prima volta, si ritrovavano immersi in un altro tempo e in un altro luogo: una realtà virtuale magnifica e gloriosa.

Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato

Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato

Introduzione

Estate 2022, mi trovo in Santa Maria delle Grazie a Milano, indosso il casco virtuale e avvio il programma con la nuova ricostruzione virtuale del Cenacolo in alta definizione. È emozionante essere nel posto dove Leonardo ha dipinto questa maestosa e importante opera. Dopo venti anni, realizzo un “sogno” tecnologico e viaggio nel tempo e nello spazio ritrovandomi all’epoca di Leonardo con l’opera così come era al suo tempo, in un’atmosfera
magica e sorprendente.
Una delle prime persone a cui ho fatto provare il software è stata la direttrice del Cenacolo stesso, la dottoressa Silvia Zanzani. La ringrazio per avermi dato la possibilità di “ascoltare” il Cenacolo dal vero, in silenzio. Lo conoscevo a memoria dopo averlo studiato per decenni e lì in Santa Maria delle Grazie addirittura ho provato a riviverlo, come in una macchina del tempo, come era nel 1498 grazie alla realtà virtuale immersiva. Un’esperienza che definisco “Realtà Virtuale Spazio Percettiva”. Lo spazio in cui si trovava il mio corpo era esattamente lo stesso simulato virtualmente. Questa emozionante esperienza, unica e difficilmente replicabile, è stata particolarmente impressionante perché ho potuto anche “sentire” per la prima volta, in silenzio, il Cenacolo.

Leonardo da Vinci. The Last Supper 3DVirtual reconstruction of a lost and rediscovered masterpiece


Quello che lascia spaesati ed emozionati nel trovarsi nel refettorio a Santa Maria delle Grazie è il fatto che si percepisce il grande spazio in cui è presente l’opera. Il dipinto in sé è quello che tutti conoscono, si può anche ammirare in libri e riproduzioni, ma quello che è impossibile da fare, se non nel luogo vero, è percepire lo spazio che ci circonda con l’udito. Le voci, i suoni e anche i passi hanno un’eco speciale che ci fa percepire lo spazio e la sua grandezza. Ho cercato di riprodurre la stessa sensazione nell’audio spaziale virtuale del software che ho realizzato con UNREAL Engine 5, lo stesso software con cui vengono realizzati tutti i videogiochi e i nuovi effetti speciali presenti nei film di Hollywood.
Anche se i suoni virtuali possono essere calcolati e riprodurre la stessa eco della stanza reale, mi sono accorto che mancavano i rumori dei miei passi e del mio respiro. Incredibile ma vero, nella sala del refettorio, da solo, ho potuto chiudere gli occhi camminando verso il capolavoro, percepivo la grandezza e la potenza dell’opera con l’aggiunta di un senso insolito e comunque fondamentale.

Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato

La storia della ricerca sul Cenacolo VR parte dal 1999, anno della mia laurea in Disegno industriale al Politecnico di Milano, con una tesi multimediale e museale proprio su Leonardo da Vinci. Da allora mi sono sempre occupato di Leonardo e delle sue macchine fino a creare, nel 2021, la Da Vinci ACADEMY (www.davinciacademy.
net) che ha come scopo la divulgazione e l’utilizzo di tutti i mezzi tecnologici moderni per la comprensione della storia e per un nuovo Rinascimento Digitale. Ho presentato le nuove ricerche in conferenze a Milano e San Francisco. Per questo nuovo lavoro sul Cenacolo ho utilizzato anche l’Intelligenza Artificiale, creando per la prima volta dei modelli di diffusione con le “impronte” artistiche dello stesso Leonardo, la Davinci.A.I.©, per una ricostruzione che sia anche scientificamente corretta e non legata a un particolare stile personale. Leonardo, il mio riferimento, non smetterà mai di sorprenderci e, come ci ha insegnato, dobbiamo essere noi stessi sperimentatori di nuove tecnologie, anche rischiando di sbagliare ma senza mai arrendersi. Solo usando e dominando la tecnologia potremo migliorare il mondo con l’arte e con la storia, come guide di un’umanità che, in caso contrario, sarà dominata dalla tecnologia.

Mario Taddei

Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato
Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato
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Leonardo da Vinci. Il Cenacolo 3DRicostruzione virtuale di un capolavoro perduto e ritrovato

Mario Taddei
Mario Taddei, laureato al Politecnico di Milano,  ha dedicato molti anni di lavoro, ricerca e studio a Leonardo da Vinci, analizzandone meticolosamente l’intera produzione artistica e scientifica. È docente di Computer grafica e Book informatico. Ha progettato e realizzato macchinari in 3D, video, ricostruzioni virtuali, ha tenuto lezioni e conferenze in vari paesi, ha curato pubblicazioni e mostre, iniziative didattiche, musei concreti e virtuali, multimediali e interattivi, tutti dedicati alla scienza medievale e rinascimentale e in particolare all’opera di Leonardo.

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Mario Taddei


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Polizia di Stato – Intelligenza Artificiale – Convegno 2023

Martedì 16 Maggio 2023 – Conferenza

“ INTELLIGENZA ARTIFICIALE – COSA CI RISERVA IL “PRESENTE” ?

Polizia di Stato – Sala convegni III reparto mobile – Milano via U. Cagni 21. milano

Apre la conferenza il Questore di Milano Dott. Fabrizio Cipriani

interventi:
dott. Paolo Barone, dott. Alessandro Ciprani, dott. Giuseppe Gagliano, ing. Carletto Calcia, prof. Andrea Gaggioli, dott. Roberto Carlo Rossi, dott. Giuseppe Deleo, prof. Edoardo Fleischner, dott. Concetto Stracuzzi, dott. Alessandro Carriglio, dott. Antonio Palmieri, avv. Stefano Salvetti, prof. Mario Taddei e dott. Rocco Nardulli

Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023

Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023

IA generativa e creativa, rivoluzione / inganno / strumento: dimostrazione dal vivo

La IA può essere creativa? Come funziona una Intelligenza Artificiale Generativa? Lo vedremo con esempi pratici ed immagini sorprendenti. Una delle cose più affascinanti, utili e pericolose è quella dell’addestramento delle IA Grafiche. Con queste tecnologie non solo è possibile generare nuove opere d’arte a partire proprio dal nostro lavoro e dalla nostra arte, ma è anche possibile generare immagini e fotografie di qualsiasi persona in qualsiasi situazione. E’ possibile “rubare” l’anima alle persone in formato digitale? Questa Tecnologia è un Inganno come dicono alcuni? Come funziona Chat GPT e perché alcuni dicono che sbaglia?

Vedremo in diretta l’utilizzo e il funzionamento di una IA addestrata, potente e senza censura o limitazioni, che genererà immagini e fotografie a nostro piacimento. Questi strumenti informatici sono un opportunità, una risorsa incredibile e utile ma possono essere anche usati per creare danni e possono essere un pericolo se usate in modo scorretto.
Ho deciso di usarli per creare arte e conoscenza, ma come ogni strumento può essere anche usato per fare del male. Meglio saperlo ed essere preparati, che ignorare o denigrare queste nuove tecnologie. Infine un accenno alla singolarità, cosa è e perché è pericolosa.

Mario Taddei
Leonardo da Vinci ACADEMY

Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
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Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
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Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023
Convegno Polizia di Stato – Milano – Intelligenza Artificiale – AI – 2023

In occasione del Convegno sull’Intelligenza Artificiale organizzato dalla polizia di Stato a Milano del 16 Maggio, il prof Mario Taddei mostrerà in anteprima mondiale la ricostruzione con Intelligenza Artificiale di Leonardo da Vinci che risponderà a voce ad alcune domande sui suoi lavori. I video, la voce ed il contenuti sono stati generati attraverso modelli di Intelligenza artificiale addestrati su misura con opere, testi e storia dello stesso Leonardo.
Mario Taddei, che insegna Intelligenza Artificiale, Design e scenografia Virtuale all’accademia ACME e Istituto Pantheon ha addestrato e creato dei modelli matematici per le AI che “contengono” lo stile, i testi e la storia di Leonardo Da Vinci. Attraverso questi modelli matematici ed un generatore di testo, vocale e di immagini IA è possibile far “rivivere” un Leonardo Artificiale.

“Dopo aver creato un modello matematico di me stesso ho provato a realizzare quello di Leonardo da Vinci. E’ come possedere sul proprio computer una memoria matematica, un impronta di conoscenza di Leonardo. Grazie a questi modelli è possibile generare dei testi e delle risposte alle nostre domande come se ci trovassimo di fronte a Leonardo. La cosa più incredibile è che è possibile anche generare alcuni nuovi dipinti utilizzando il suo stile. Un sogno, un inganno? Sembra una cosa fantascientifica, molti rabbrividiscono e sono spaventati da queste tecnologie e altri, addirittura, le rifiutano a priori. La realtà è che la Tecnologia delle Intelligenze Artificiali sta evolvendo esponenzialmente e il vero problema è che non ha limiti di potenza né limiti di memoria. Siamo entrati in una nuova epoca e una delle ultime domande che ho fatto al mio Leonardo digitale è stata:: Come ci possiamo salvare?

Mario Taddei
AI – Intelligenza Artificiale Creativa
Rivoluzione Inganno – Strumento
ChatGPT, Dalle-E, Midjourney, Stable Diffusion Tutorial, consigli, spiegazioni, segreti, arte, design e storie, in attesa della Singolarità

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Come funzionano i programmi di Intelligenza Artificiale?
Cosa avrebbe pensato Nietzsche o Leonardo da Vinci della IA?
Come si realizzano immagini incredibili e pericolose?
Lo sapevi che nel π si nasconde l’infinito?

ENGLISH

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Revolution – Deception – Tool
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Mario Taddei e la sua “Gioconda cinese” …che spopola Galleria Cortina – MILANO

IlGiorno 8 Maggio 2023 Articolo Gioconda Cinese – Mario Taddei – Galleria Cortina

Il Giorno – 8 Maggio 2023

Mario Taddei e la sua “Gioconda cinese” …che spopola Galleria Cortina – MILANO

Tutti, a corteggiare i cinesi potenti e furbacchioni, capaci, si presume; di negoziare la pace tra i bellicosi russi e ucraini. E alla Galleria Cortina di Milano, via Mac Mahon 14, zona Cenisio-Monumentale, nel suggestivo Cortile degli Scultori che sembra appartenere a un mondo lontano, fino al 30 maggio si vedrà “LaGioconda Cinese”.

Perché, Mario Taddei, l’ha dipinta?
«Per smontare il mito della superiore bellezza occidentale. Tanto idealizzata da favorire il razzismo E da anni, studiando Leonardo, combatto pure l’omologazione del genio assoluto: sarebbe potuto nascere altrove, non esclusivamente in Italia, né “italiano” ancora poteva esserlo ».

Ma lui che rapporti aveva con la Cina?
«Prestiti in ambito in scientifico deve averli ricevuti: il suo ponte militare a incastro, da realizzare rapidamente e, una volta passati, altrettanto rapidamente smontare, si trova già disegnato su un papiro cinese dell’anno Mille».

Lusingati i cinesi?
«Hanno apprezzato re mie ricerche trasmesse “a distanza”, durante il Covid, quando ho fatto lezione a classi di bambini. E hanno ospitato una mia mostra, pure spedita via Internet, dedicandomi un intero piano di un museo di Quingdao».

La milanese Galleria Cortina ha voluto opere realizzate con la segreta tecnica NFT. Che ci
può dire?

«Attingo al mondo dei bit digitali. Elaborazione tramite computer, impressione su supporto di legno. Risultato: ritratti rinascimentali di moderni sei principi e 28 dame, pezzi unici, non ripetibili, indistinguibili da opere realizzate a pennello».

Viene in mente Bridgerton, il serial più visto di sempre, cast multietnico, membri di colore nella famiglia reale, che però fa a pugni storicamente con la Londra dell’Ottocento in cui è ambientato. Davvero irresistibili le utopie?
«Con la Gioconda cinese dico che Leonardo può tornare sulla terra a regalarvi un sogno: in NFT il ritratto della fidanzata, o moglie, mamma, figlio/a, amico/a, collega; la loro anima, età preferita e bellezza eternizzate.
La versione digitale in movimento dà l’effetto dei dipinti appesi nella scuola di Hogwarts, nei film della saga di Harry Potter. .Un gioco, una favola».

Anna Mangiarotti

Una Gioconda Cinese?

L’arte rinascimental-digitale di Mario Taddei
Galleria Cortina – Milano

Da Martedì 2 Maggio (ore 18:30 inaugurazione)
La Galleria Cortina via Mac Mahon 14 a Milano, interno 7.

Per la prima volta in mostra a Milano la collezione di Dame Rinascimental/Digitale di Mario Taddei.

Più di 50 opere su tavole di legno in un viaggio attraverso la storia, l’arte rinascimentale e il significato del ritratto a partire dai veri motivi per cui Leonardo ha realizzato La Gioconda.

Organizzazione: Renzo Cortina, Mario Palmieri,
Paolo Mosca, Veronica Serafini

LA GIOCONDA CINESE

L’arte rinascimental-digitale di Mario Taddei

Mario Taddei, Gioconda Cinese 42 x 60 Cm

Come sarebbe cambiata la storia dell’arte se Leonardo Da Vinci fosse stato cinese? È questa la domanda che si pone l’artista Mario Taddei, che decide di creare una serie di dipinti ispirati al mondo di Leonardo, provando a immaginare ritratti di altre donne rinascimentali che il genio vinciano avrebbe potuto incontrare e ritrarre in mondi alternativi. L’arte di Mario è digitale, elabora le figure ispirandosi ai manoscritti del maestro di cui è uno dei più grandi esperti mondiali. Dopo aver studiato i codici e aver realizzato in tutto il mondo mostre dedicate proprio all’arte e alle invenzioni di Leonardo, ha deciso di seguirne le orme in questo percorso artistico.

LA GIOCONDA CINESE – Mostra
L’arte rinascimental-digitale di Mario Taddei – Galleria Cortina – Milano

Un tempo le riproduzioni di Mario erano create con colori a olio e pennello. Oggi invece attingono al mondo dei bit digitali, l’elaborazione avviene tramite computer, ma viene poi impressa su supporto di legno, dando letteralmente vita a un’opera altrimenti intrappolata nella freddezza del computer. Le opere vengono immortalate su tavole di legno create sempre dall’artista usando le tecniche e i modi rinascimentali: Leonardo infatti dipingeva su tavole e non su tela. La resa su legno è perfetta, e una tecnica segreta inventata da Mario rende la pittura digitale reale: si vede il tratto del pennello e il dipinto digitale risulta, anche al tatto, non distinguibile da un’opera realizzata col pennello. Potrete scoprirne l’efficacia pittorica e la resa vedendo i quadri dal vivo nella prima ed esclusiva esposizione che si terrà dal 2 maggio alla Galleria Cortina di Milano.

LA GIOCONDA CINESE – Mostra
L’arte rinascimental-digitale di Mario Taddei – Galleria Cortina – Milano

Ma il percorso di Mario non si ferma qui, perché la sua idea è quella di ridare vita alle botteghe artistiche rinascimentali, come quella del Verrocchio. L’artista rinascimentale non creava per suo estro, ma sempre su commissione. La vera Monna Lisa era un omaggio del Giocondo all’amore della sua vita, l’idea era eternizzare la bellezza di una donna nel tempo. Esattamente quello che si propone di fare oggi Taddei: basterà portargli alcune foto di una fidanzata, di una moglie, di un amico, di un collega di lavoro, di una mamma o di un figlio e Mario potrà creare un quadro unico sia in formato digitale certificato con tecnologia NFT che in supporto reale, appendibile in parete e in versione unica.

LA GIOCONDA CINESE – Mostra
L’arte rinascimental-digitale di Mario Taddei – Galleria Cortina – Milano

Ogni opera di Mario è infatti un pezzo unico che grazie agli NFT ne certifica la non ripetibilità e la proprietà. Mario può letteralmente generare il ritratto che preferite, dando l’età che volete alla persona che vi va di omaggiare; se lo desiderate al posto di scegliere il Rinascimento potrete ambientare il ritratto nel selvaggio West, su Marte, in un fumetto Manga, nella Venezia del Settecento o dovunque altro vogliate.

Clara del Ballatoio – Acrilico, resina, pigmenti su tavola di Legno – Dimensioni 40 x 40 cm

Spesso i ritratti possono lasciare perplesso chi li commissiona perché non è automatico riconoscersi nella figura che vediamo; anche se perfettamente somigliante, lo sguardo o la postura del volto dipinto possono farci dire: “Ma io non sono così.” Mario vi proporrà 4-5 alternative tra cui scegliere per essere sicuri che il vostro quadro unico su tavola sia esattamente quel che desiderate, e che sappia rubare l’anima alla persona ritratta.

Primavera – Acrilico, resina, pigmenti su tavola di Legno – Dimensioni 40 x 40 cm

Ogni opera sarà consegnata in formato duplice: in versione digitale e in versione su tavola. La versione digitale, per chi vuole, può anche essere in movimento dando l’effetto dei dipinti appesi nella scuola di Hogwarts, nei film della saga di Harry Potter.

Dama Cristina Casata Cari Amori – Acrilico, resina, pigmenti su tavola di Legno – Dimensioni 42 x 60 cm

La Gioconda cinese è un viaggio nella storia che vuole fare incontrare il futuro dell’arte digitale con la realtà rinascimentale delle botteghe, l’unicità del mondo Nft, con la concretezza dell’opera fisica su legno da poter appendere alle pareti di casa. Chiunque vedrà il vostro quadro lo scambierà per un vero e proprio ritratto a olio creato su commissione per voi, come se Leonardo fosse tornato sulla Terra per regalarvi un sogno.

Conte Taddeo Taddei – Acrilico, resina, pigmenti su tavola di Legno – Dimensioni 42 x 60 cm

Siete pronti a viaggiare nel tempo?

Galleria Cortina da Martedì 2 maggio 2023

Mario Taddei, Gioconda Cinese 42 x 60 Cm

E’ uscito il libro:AI – Intelligenza Artificiale – Artificial Intelligence

Mario Taddei
AI – Intelligenza Artificiale Creativa
Rivoluzione Inganno – Strumento
ChatGPT, Dalle-E, Midjourney, Stable Diffusion Tutorial, consigli, spiegazioni, segreti, arte, design e storie, in attesa della Singolarità

su AMAZON

AI – Intelligenza Artificiale Creativa – Rivoluzione – Inganno – AMAZON

Come funzionano i programmi di Intelligenza Artificiale?
Cosa avrebbe pensato Nietzsche o Leonardo da Vinci della IA?
Come si realizzano immagini incredibili e pericolose?
Lo sapevi che nel π si nasconde l’infinito?

Tutti i lavori di creatività legati all’arte, ai testi e alla musica sono a rischio? Come si ottiene una risoluzione infinita?
Chi è l’autore e di chi è il copyright? I servizi online sono fantastici ma sono censurati, costosi, controllati e nascondono watermark. Quali sono i parametri da impostare per ottenere un capolavoro? Tante domande, curiose utili ed inquietanti.

Troverete in questo libro molte risposte fino ad arrivare alla tana del Bianconiglio, volete entrare e scoprire cosa nasconde? Consigli sui parametri da usare nei più diffusi servizi di AI grafica, dal più semplice al più complesso. Samplig steps, CFG, seed, algoritmi, denoising, pixel e proporzioni. Cosa sono e come usarli al meglio. Esempi e suggerimenti sulla realizzazione di composizioni complesse e creative fino a quelle enormi e impossibili. Quando la AI sarà così potente da diventare autocosciente, ci distruggerà?

AI – Intelligenza Artificiale Creativa – Rivoluzione – Inganno – AMAZON
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Cosa è l’ AI creativa? – Rubare l’anima digitale – Essere qualsiasi cosa – Come i vermi piatti
Fino all’ultimo difetto – Inquietante? Ci sono limiti? – Diventare un file di 7Kb – La singolarità è inevitabile
Risoluzione infinita? – Gioconda o non Gioconda? – Risoluzione bassa o alta? – La compressione infinita
Lo zoom infinito immaginario – A.I.Textual Inversion – La sequenza di diffusione – Il grande INGANNO di ChatGPT
La AI non è un Grafico 3D – Scambiamo i pesci per elefanti! – I fantasmi esistono o no? – La scoperta dell’inganno
ChatGPT è Terrapiattista! – La vincita maledetta

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Midjourney online
Midjourney online e la censura
Midjourney – I parametri
Midjourney – Cosa (non) chiedere?

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DALLE-E2 – online
DALLE-E2 – Edit
DALLE-E2 – Outpaint
DALLE-E2 – Crediti e costi

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Stable Diffusion – online
Stable Diffusion – Chi paga?
Stable Diffusion – Generazione

Stable Diffusion – Offline
Stable Diffusion – Come funziona?
Stable Diffusion – Attenti ai pickle!
Stable Diffusion – Parametri

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Parametri: Samplings steps
Parametri: CFG
Parametri: Seed
Parametri: Algoritmi Sampler
Parametri: Denoising strength
Parametri: Pixel e proporzioni

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Processi: Serendipity fotografica
Processi: Upscaling estremo
Processi: Composizione multipla

6 mesi, 6 giorni, 6 minuti, da Mantegna all’AI – Un dipinto in quadricromia o RGB? – L’inganno dei riflessi – Meglio dell’originale – Il nuovo pennello RTX

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Il Bibliotecario della libreria di Babele – Leggere l’infinito in biblioteca – L’infinito in un solo numero – L’infinito in un cerchio – 2 π r
Il correttore di bozze infinite – Il Bibliotecario digitale – Percentuali e probabilità – Essere o non essere un artista digitale?

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Visualizzare la storia – L’immaginazione governa il mondo – Il volto impossibile – I nostri falsi ricordi visivi – Il mio Leonardo da Vinci – AI. Secondo Friedrich Nietzsche

AI – Intelligenza Artificiale Creativa – Rivoluzione – Inganno – AM

Universi simulati e simulanti – Siamo dentro Matrix, o fuori? – Il pesciolino rosso – Creatività esponenziale – Il Movimento NO-AI – Batman vestito da superman.

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Superman è meglio di Spiderman
La battaglia epica step by step
Composizione step by step
Pagliacci e zombie in tribunale

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Il sogno e la memoria degli androidi
Il sogno di Moore
Doppia potenza, doppi sogni.
L’infinito in un chicco di riso
Neuroni VS transistor
Le AI grafiche sognano?
La AI dallo psicologo

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Sogni, memorie e creatività
Assistente alla creatività
Se questa è arte o no
Chi è l’autore?
La sentenza
Cos’è arte

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AI CREATIVE LINKS
Mario Taddei
Leonardo Da Vinci ACADEMY
Libri – DaVinci ACADEMY

AI – Intelligenza Artificiale Creativa – Rivoluzione – Inganno – AMAZON


AI – Intelligenza Artificiale Creativa: Rivoluzione – Inganno – Strumento” è un libro che invita il lettore a scoprire un nuovo mondo di possibilità creativa attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

L’autore Mario Taddei si interroga sulla natura dell’IA, sulle sue implicazioni etiche e filosofiche, ma anche sulle opportunità che offre ai creativi di tutti i tipi. Dalle immagini all’arte alla musica, il libro esplora in modo dettagliato le diverse tecniche e i parametri da impostare per ottenere il massimo risultato creativo.

Il libro è ricco di consigli, spiegazioni dettagliate, segreti e storie che lo rendono un must-have per tutti coloro che vogliono scoprire l’arte della Intelligenza Artificiale. Mario Taddei è un autore attento ai dettagli e ci guida attraverso un mondo affascinante di immagini, suoni e parole.

Inoltre, il libro è estremamente accessibile, adatto sia ai principianti che agli esperti, grazie ad una spiegazione dettagliata di tutte le tecniche e dei termini specifici del settore. Con le 212 pagine a colori e schemi dettagliati, il libro diventa anche un’opera d’arte a sé stante.

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WORKING ON – MAKING OF

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Libro: Come diventare Leonardo da Vinci

Mario Taddei
Come diventare Leonardo da Vinci
i veri segreti del genio svelati

Più di 100 tecniche e segreti di Leonardo
che ti aiuteranno a diventare il nuovo Da Vinci!

Lo trovi su AMAZON qui https://www.amazon.it/dp/B09TRM21VD

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“Come diventare Leonardo da Vinci – I veri segreti del genio svelati
I segreti, i disegni e l’arte di Leonardo alla ricerca dei suoi robot nei codici, dall’archeologia Più di 100 tecniche e segreti di Leonardo che ti aiuteranno a diventare il nuovo Da Vinci!”

Un viaggio nella mente di Leonardo per capire facilmente i suoi segreti e le tecniche. Imparerai i principi base per diventare un nuovo Da Vinci attraverso un libro semplice e comprensibile.
In che modo si impara a pensare come Leonardo?

Scopriremo i 100 principi del genio, per diventare come lui, raccontati attraverso le sue opere ed i suoi disegni ricchi di progetti e di misteri, con un linguaggio semplice e diretto per ragazzi dai 6 ai 99 anni!

Come diventare Leonardo da Vinci – I veri segreti del genio svelati – Book – cover

Diventare Leonardo è possibile e le stesse regole artistiche rinascimentali d’arte, di creatività e genialità sono utilizzabili oggi anche con strumenti digitali.

Leonardo ha copiato? Cosa ha studiato? Che tecniche creative usava? Come si applicano queste tecniche, oggi, nell’era del metaverso? Impareremo i trucchi rinascimentali per realizzare capolavori, anche con strumenti digitali, e scopriremo quale era la fonte della creatività di Leonardo per far crescere il genio che è in noi!

“Da oltre 30 anni studio Leonardo da Vinci. Ho realizzato mostre in tutto il mondo, costruito centinaia di macchine e ho creato software multimediali, libri e ricerche per far conoscere il più grande genio e artista di tutti i tempo al grande pubblico.

Nelle lezioni e nel contatto con il pubblico però, immancabilmente mi è sempre capitato di incontrare persone convinte che, di Leonardo ce ne sia solo uno, e molti altri, sconfortati, si chiedevano come fosse possibile che esistesse una persona così “grande” e inarrivabile. Per non parlare delle persone con cui ho spesso litigato, convinte che Leonardo si possa solo nasce e non è possibile diventare come lui. Quanto di più errato e pericoloso! Errato
perché la storia e la conoscenza vera di Leonardo ci sorprenderà, solo l’ignoranza crea miti inarrivabili, pericoloso perché con un atteggiamento di questo tipo uccidiamo nel nascere, nei nostri figli e nei nostri studenti, la voglia di diventare il nuovo Leonardo! Ho finalmente pubblicato questo libro che ha un messaggio rivoluzionario e potente: tutti possono
diventare Leonardo, certo non è facile, ma è possibile.

In più di cento piccoli capitoli, scritti in modo semplice e comprensibile ho cercato e trovato i principi base che hanno portato Leonardo ad essere quello che conosciamo.
Sarà sorprendente scoprire, per esempio, che ci sono disegni brutti, che Leonardo aveva copiato alcune cose, commetteva errori e altre sue macchine non funzionano. Insomma ci sono spiegazioni, tecniche, principi e veri segreti che possono aiutarci nel percorso della conoscenza e dell’arte.

Diventare Leonardo si può e ciò che dobbiamo fare è non tarpare le ali ai nostri figli, potenziali geni, che hanno solo bisogno di incoraggiamento, guida e aiuto, In questo libro cerco di dare il mio contributo fino ad arrivare all’arte e alla tecnologia digitale contemporanea utilizzabile come strumento per i moderni Da VInci.

Se solo uno dei ragazzi (dai 6 ai 99 anni) che leggeranno questo libro capirà come si diventa Leonardo, e non avrà paura di provarci, avrò contribuito ad un futuro migliore, per tutti noi.”


Mario Taddei

English texts too
“How to become Leonardo da Vinci The true secrets unveiled.
More than 100 tricks and secrets about Leonardo that will inspire you to become the new Da Vinci!”

Come diventare Leonardo da Vinci – I veri segreti del genio svelati – Book – retro
Come diventare Leonardo da Vinci – I veri segreti del genio svelati – Preview
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Indice:

1 Chi vuole diventare Leonardo?
2 Chi era Leonardo da vinci?
3 Nascere nel Rinascimento
4 Leonardo nascosto?
5 La leggenda dell’angelo
6 Copiare i panni
7 Il foglio rosso
8 Il messaggio dell’angelo
9 Una lunga preparazione
10 Il trucco dei buchini
11 Il trucco speculare
12 Un disegno bello
13 Cento disegni brutti per uno bello
14 Il trucco della simmetria
15 Drappi, draghi e pasticci vari
16 Una barca volante
17 La dama dalla pelle bianca
18 Come si dipinge l’acqua?
19 Un capolavoro mai finito
20 Qualcosa di nuovo
21 Un brutto dipinto
22 Il primo curriculum della storia, falso!
23 Meravigliare il committente
24 Un bue nascosto
25 Rendere bello un cannone
26 Un passo alla volta
27 Gigante è meglio?
28 Evoluzione delle idee
29 Catalogare ed inventare
30 Mitragliatrici e carri senza ruote
31 Ispirarsi alla natura
32 La bellezza delle curve
33 La guerra, la morte, la vita e la pace
34 Il ponte cinese
35 L’uomo è di Vitruvio
36 Scansione del volto
37 L’architetto del corpo e di tutto
38 L’ingegnere della vita
39 La plasticità dei muscoli
40 Visione meccanica 3d del corpo
41 Le caverne della mente
42 Anatomia tridimensionale
43 Disegnare la vita da dentro
44 La favola del granchio
45 Il gattino di Leonardo
46 Micro collezioni di natura
47 La vite è di Archimede
48 Se sarai solo…
49 La storia si ripete
50 La fortuna
51 La collezione delle meraviglie
52 La nave invincibile
53 La bellezza delle macchine
54 Il primo designer
55 Saper vendere le idee
56 La geometria è bella
57 La stampante a colori
58 Mille cappelli
59 Il computer più veloce della luce
60 Creare un codice
61 La voglia di volare
62 Osservare e comprendere
63 Libellule e farfalle
64 Aquile e pipistrelli
65 Androidi volanti
66 Il grande dipinto
67 Troppo successo
68 Corde e chiodi
69 Trucchi, ombre e puntini
70 Dipingere un bicchiere
71 Le caverne della mente
72 Il segreto dei colori di Leonardo
73 Creare un colore
74 La dama e l’ermellino
75 La dama dal vestito rosso
76 Energia infinita
77 Il trucco dello specchio
78 Il primo stilista della storia
79 Profumi e dissetanti
80 Un cavallo gigante
81 La sfera di vetro
82 Osare troppo
83 Dipingere sulla pelle
84 Distruggere un capolavoro
85 L’oggetto ingannatore
86 La dama con il velo
87 Lasciare le cose a metà
88 Il povero agnellino
89 Come la realtà virtuale
90 Lo specchio nero
91 L’eredità di Leonardo
92 Studiare Leonardo
93 500 anni dopo
94 Copiare è studiare
95 Dipingere o digitalizzare?
96 Anatomia Robotica
97 Architetture digitali
98 Mondi virtuali
99 Animali digtali
100 La creatività
101 Progettare e fare
102 Maestro STEAM
103 Come diventare Leonardo da Vinci

Making of….

Salone Internazionale del LIBRO Torino

ENGLISH

How to become Leonardo da Vinci The true secrets unveiled”
More than 100 tricks and secrets about Leonardo that will inspire you to become the new Da Vinci!
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How to become Leonardo da Vinci – The true secrets unveiled”More than 100 tricks and secrets about Leonardo that will inspire you to become the new Da Vinci!

A journey into Leonardo’s mind to easily understand his secrets and techniques. You will learn the basic principles of becoming a new Da Vinci through a simple and understandable book.
How do you learn to think like Leonardo?

We will discover the 100 principles of genius, to become like him, told through his works and drawings full of projects and mysteries, with a simple and direct language for children aged 6 to 99! Becoming Leonardo is possible and the same Renaissance artistic rules of art, creativity and genius can now also be used with digital tools. Did Leonardo copy? What did he study? What creative techniques did he use? How are these techniques applied today, in the era of the metaverse? We will learn the Renaissance tricks to create masterpieces, even with digital tools, and we will discover what was the source of Leonardo’s creativity to make grow the genius within us!

ANCHE CON TESTI IN ITALIANO
Come diventare Leonardo da Vinci – I veri segreti del genio svelati

Mario Taddei
The author has been studying Leonardo’s documents for over 30 years. He is the author of numerous books, machines and researches. He has designed and curated multimedia exhibitions since 1999. Professor of Design, computer graphics and virtual scenography, he is also a digital artist.

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Il grande INGANNO di ChatGPT

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“sia luce… a chiacchere”

Il grande INGANNO di ChatGPT

Tutti pazzi per questa nuova meraviglia della tecnica, ma attenzione non è tutt’ oro quello che luccica!
Studio, utilizzo e insegno l’intelligenza artificiale (IA) da tanto tempo.
E’ affascinante, meravigliosa terribile e pericolosa. Inutile combatterla, la IA, ovvero Skynet, è già tra noi.
ChatGPT, è una di quelle IA che, ultimamente, affascina di più tutte le persone perché sembra veramente un miracolo, quando la si usa sembra di “parlare” con un intelligenza, un “intelligenza” artificiale che sa più cose di noi (e questo spaventa anche i più).

Attenzione, come per quanto riguarda l’intelligenza artificiale applicata alle immagini, Dall-E, Midjourney e il cattivissimo StableDiffusion, è però tutto un INGANNO.

Non ve l’ha mai spiegato nessuno direttamente e brutalmente, anche perché, ormai, tutti sono affascinati da questi strumenti, ma l’inganno c’è ed è un po triste. Oltre che triste, quando si capisce il perché, il suo difetto diventa anche pericoloso per il nostro futuro.

La verità sulle “intelligenze” artificiali è che, in realtà, sotto sotto, si tratta sempre di un vecchio e “stupido” programma ripetitivo :

10 goto 20;
20 goto 10;

La IA e’ un programma, molto, molto più complicato e avanzato, ma sempre “programmato” da esseri umani e fondamentalmente stupido e ripetitivo anche se appare sorprendentemente umano e mai uguale a se stesso. L’inganno è proprio questo ed è stato programmato per essere così.

So che sembra strano e brutto quanto scrivo ma questa è la verità.
I programmi di intelligenza artificiale grafici, quando compongono un immagine che apparentemente sembra stupenda o reale non “sanno” cosa stanno facendo in realtà.

Vi spiego meglio: quando genero un immagine con IA di “un castello su Marte in 3D”, il programma mi visualizza una meravigliosa immagine (512×521 pixel) di un castello su Marte in 3D. Sorpresa, meraviglia e disperazione dei “vecchi” grafici 3D che perderanno il lavoro!
Ad osservare l’immagine prodotta ci si sorprende: è perfetta e bellissima. Il rendering, le luci e il modello 3D è stato generato da un programma che ci lascia a bocca aperta e per giunta generato in pochi secondi addirittura meno del tempo che impiegherebbe un grafico 3D solo per fare un cubo.

La IA sa che cosa ha fatto e cosa è un castello? Può sapere come renderizzarlo in 3D? Che programma 3D ha utilizzato? Come ha fatto a sapere quante guglie e finestre inserire? Dove le ha studiate e capite?
Nulla di tutto questo, la IA, non importa quanto potente e costosa sia, non sa assolutamente nulla di cosa sia un castello o come si faccia un modello 3D. L’”intelligenza” artificiale non usa un modellatore 3D non sa nulla e non ha compreso neanche quello che noi gli abbiamo chiesto. Ha “semplicemente” associato la nostra richiesta (Prompt) al suo database. La parola “castello” è associata a forme ed immagini che il database ha “rastrellato” in internet ricercando la parola “castello”, cosa sia poi… non le interessa. Il programma non sa cosa è un castello, ma sa quali immagini e proporzioni contiene un immagine che noi chiamiamo “castello”. Quando ricostruisce un immagine non usa nessun motore di rendering, non crea nessun modello 3D. Genera una nuvola di punti e cerca di ricostruire in modo molto efficiente e potente un immagine pescando da uno sterminato database di immagini analizzate in precedenza ( i ckpt).

Usando queste informazioni archiviate precedentemente, le mischia, le incrocia a caso (si a caso!) e produce un insieme di 512×512 pixel che per lei non hanno alcun significato, mentre a noi “ricordano” un immagine di un castello, esattamente come le migliaia di immagini e foto di castelli che si trovano in rete.

Le IA grafiche sono anche in grado di “miscelare”, stili e richieste a piacimento. La richiesta di avere in immagine di un Castello realizzato in 3D aggiunge infatti anche lo “stile” delle immagini in 3d al prodotto finale fatto solo di pixel.

Cosa fa ChatGPT?
La stessa cosa ma sui testi.
Quando parliamo e scriviamo in ChatGPT il programma ci risponde in modo sorprendentemente “umano”, sembra veramente che “capisca” cosa chiediamo e sa come rispondere in modo “umano”. In realtà è un INGANNO, il programma (estremamente complesso) genera una risposta “coerente” e simile IA testi che ha “studiato” e catalogato nei suoi database. Come le IA grafiche producono immagini meravigliose , non sapendo realmente cosa siano, allo stesso modo ChatGPT risponde in modo perfetto pur non sapendo cosa ha scritto. Ha solo riportato un testo “coerente” con la nostra domanda pescando nel database di tutti i testi che ha, prima, setacciato ed archiviato in rete. Se gli chiediamo di parlarci di un “castello”, il programma trova le connessioni e i testi che hanno già “parlato” di castelli. Più è grande il database più sarà vario e completo il “testo” che ci propone come risposta. In altri termini, in realtà non ci risponde veramente, ma ci riporta un “testo”, in risposta alla nostra richiesta, che ha organizzato “assemblandolo” da altri testi coerenti. LA IA non ha “coscienza” di quanto scrive.

Insomma per spiegarlo meglio faccio un esempio: Se ci fossimo messi d’accordo, qualche anno fa e avessimo scambiato la parola “pesce” con “elefante” su tutte le didascalie di pesci ed elefanti su internet (tutte!). Gli algoritmi “intelligenti” oggi disegnerebbero elefanti al posto di pesci, solo perché è la didascalia che associa il nome all’immagine.
Allo stesso modo Chat GPT non fa altro che risponderci “COPIANDO” i testi che noi stessi abbiamo messo su internet.
Certo, ci sarebbe da chiedersi cosa è la coscienza collettiva, il sapere diffuso e cosa è reale. La nostra storia ed i nostri testi siamo noi?
Quando un essere umano smette di ripetere cose già dette e ne crea di nuove?.. Ma questo è un altro discorso.

Insomma, ChatGPT, copia, imita e ripropone i nostri stessi testi, rimescolati e risistemati in modo che il linguaggio sia coerente e sorprendentemente “umano”. Non c’è da stupirsi quando poi chiediamo cose tecniche o linee di programmazione a ChatGPT, qui funziona ancora meglio, è tutto preciso e perfetto e .. logico.

Quale è il pericolo o l’inganno?
Il problema è che quello che dice ChatGPT non è sempre vero, non è scienza, è solo quello che la collettività ha lasciato nei testi che il programma ha setacciato e organizzato nei suoi database.
Per esempio, se tutti scrivessimo che i fantasmi esistono, con prove, fotografie e racconti “storici” un intelligenza artificiale “allenata” su questi testi, ci farebbe credere e argomenterebbe perfettamente l’esistenza “reale” dei fantasmi. Il problema è che poi noi stessi gli crederemmo! Insomma, se quello che abbiamo scritto su internet è una marea di sciocchezze, l’ intelligenza artificiale ci riproporrebbe quelle stesse sciocchezze come verità! Qualcuno potrebbe dire che è esattamente quello che è successo alla nostra storia, dove chi ha vinto o chi ha potere “scrive” i libri di storia…

In realtà la questione è molto più complessa e ci sono comunque dei sistemi di controllo e delle “censure” prestabilite per evitare polemiche. Ma la realtà è che le intelligenze artificiali crederanno e ci riproporranno solo e soltanto quello che noi ambiamo seminato, descritto e ..programmato. Se i nostri testi sono sbagliati, la IA sbaglierà. Se vogliamo ingannare la IA, potremo ingannarla con informazioni scorrette e quello che risponderà sarà pilotato da noi e soprattutto dai programmatori.
Fino a quando la IA sarà collegata ad un semplice schermo e restituirà solo parole scritte e immagini, nulla di problematico. Ma quando qualcuno la collegherà ad una industria di robot o agli armamenti.. sarà peggio del film Terminator.

Perché ho scritto tutto questo?
Perché un giorno per divertimento ho “testato” ChatGPT su un argomento che studio da oltre 30 anni: Leonardo da Vinci. Conosco abbastanza bene l’argomento da poter “sfidare” ChatGPT.

Cosa ho scoperto? Ho scoperto che ChatGPT mi riproponeva le solite cose banali, nozionistiche e ripetitive che si trovano in internet. Il vero problema è che in questi anni ho scoperto quanti errori e banalità sono state dette su Leonardo, ripetute in libri, in mostre e musei e da curatori che sono più affaristi pappagalli che veri studiosi. Il risultato? La ripetizione delle banalità ha trascinato con se errori e scorrettezze che si ritrovano in molti testi e che ChatGPT ha “imparato” come fosse la verità. Per cui, chiedendo cose specifiche a ChatGPT su Leonardo da Vinci ho scoperto che sbagliava, perché ripeteva gli errori e le banalità presenti in rete. Ne ho dedotto che anche per tutti gli argomenti è probabile che i testi scritti siano “ripetizioni” di banalità e luoghi comuni.

Per farvi un altro esempio: Se ci fossero delle persone convinte che la terra sia piatta, tanto da scrivere libri e fare dimostrazioni (che ipotesi assurda!…?). ChatGPT imparerebbe anche da loro e … ci potrebbe proporre un libro sulla terra piatta come “verità”!

Siamo fregati! Ingannati, da noi stessi e dai nostri programmi.

Forse skynet sarebbe utile per un bel “reset” planetario.

PDF

AI

ChatGPT
https://chat.openai.com

DALL-E 2
https://openai.com/dall-e-2/

Midjourney
https://www.midjourney.com/home/

Dalle MINI
https://huggingface.co/spaces/dalle-mini/dalle-mini

NightCafe
https://nightcafe.studio/

Deep Dream Generator
https://deepdreamgenerator.com/

Artbreeder
https://www.artbreeder.com/

DeepAI
https://deepai.org/machine-learning-model/text2img


Lexica / The Stable Diffusion search engine
https://lexica.art/


Stable Diffusion
https://en.wikipedia.org/wiki/Stable_Diffusion

Textual Inversion embeddings
https://huggingface.co/sd-concepts-library
https://cyberes.github.io/stable-diffusion-textual-inversion-models/
https://rentry.org/embeddings


Textual Inversion embeddings

https://huggingface.co/sd-concepts-library

https://cyberes.github.io/stable-diffusion-textual-inversion-models/

https://rentry.org/embeddings


ENG

The great DECEPTION of ChatGPT

Everyone is crazy about this new marvel of technology, but be careful not all that glitters is gold!
I have been studying, using and teaching artificial intelligence (AI) for a long time.
It is fascinating, wonderful, terrible and dangerous. It is useless to fight it, the AI, or Skynet, is already among us.
ChatGPT, is one of those AIs that, lately, fascinates all people the most because it really seems like a miracle, when you use it it seems to “speak” to an intelligence, an artificial “intelligence” that knows more things than us (and this scares even most).

Be careful, as regards the artificial intelligence applied to the images, Dall-E, Midjourney and the very bad StableDiffusion, however, it is all a DECEPTION.

No one has ever explained it to you directly and brutally, also because, by now, everyone is fascinated by these tools, but the deception exists and it’s a bit sad. In addition to being sad, when you understand why, its defect also becomes dangerous for our future.

The truth about artificial “intelligence” is that, deep down, it is always an old and “stupid” repetitive program:

10 goto 20;
20 goto 10;

AI is a program, much, much more complicated and advanced, but always “programmed” by human beings and fundamentally stupid and repetitive even if it appears surprisingly human and never the same. Deception is just that and was designed to be that way.

I know it seems strange and ugly what I write but this is the truth.
Graphical artificial intelligence programs, when composing an image that apparently looks beautiful or real, do not “know” what they are actually doing.

Let me explain: when I generate an image with AI of “a castle on Mars in 3D”, the program displays a wonderful image (512×521 pixels) of a castle on Mars in 3D. Surprise, wonder and despair of the “old” 3D graphic designers who will lose their jobs!
Looking at the image produced, one is surprised: it is perfect and beautiful. The rendering, the lights and the 3D model were generated by a program that leaves us speechless and moreover generated in a few seconds even less than the time it would take a 3D graphic just to make a cube.

Does the AI know what it has done and what is a castle? Can you know how to render it in 3D? What 3D program did you use? How did he know how many spiers and windows to put in? Where did you study and understand them?
None of this, the AI, no matter how powerful and expensive it is, knows absolutely nothing about what a castle is or how to make a 3D model. Artificial “intelligence” does not use a 3D modeler, it knows nothing and has not even understood what we have asked it. He “simply” associated our request (Prompt) with his database. The word “castle” is associated with shapes and images that the database has “raked” on the internet by searching for the word “castle”, what it is then… it doesn’t interest you. The program doesn’t know what a castle is, but it does know what images and proportions an image we call a “castle” contains. When it reconstructs an image it doesn’t use any rendering engine, it doesn’t create any 3D model. It generates a point cloud and tries to reconstruct an image in a very efficient and powerful way by drawing from an immense database of previously analyzed images (the ckpts).

Using this previously stored information, she mixes them, crosses them at random (yes at random!) and produces a set of 512×512 pixels that have no meaning to her, while to us they “remind” an image of a castle, exactly like the thousands of images and photos of castles found on the net.

Graphic AIs are also able to “mix” styles and requests at will. The request to have a 3D image of a Castle also adds the “style” of the 3D images to the final product made only of pixels.



What does ChatGPT do?
The same thing but on the texts.
When we speak and write in ChatGPT the program answers us in a surprisingly “human” way, it really seems that it “understands” what we ask and knows how to respond in a “human” way. In reality it is a DECEPTION, the program (extremely complex) generates a “coherent” response and similar AI texts that it has “studied” and cataloged in its databases. As the graphic AI produces wonderful images, not really knowing what they are, in the same way ChatGPT responds perfectly without knowing what he wrote. He only reported a text that was “consistent” with our question by fishing from the database of all the texts that he had previously sifted through and archived on the net. If we ask it to tell us about a “castle”, the program finds the connections and texts that have already “talked” about castles. The larger the database, the more varied and complete will be the “text” it proposes as an answer. In other words, he doesn’t really answer us, but he brings us back a “text”, in response to our request, which he has organized by “assembling” it from other coherent texts. The AI has no “consciousness” of what it writes.

In short, to explain it better, I’ll give an example: If we had agreed a few years ago and we had exchanged the word “fish” with “elephant” on all the captions of fish and elephants on the internet (all of them!). “Intelligent” algorithms today would draw elephants instead of fish, just because it is the caption that associates the name with the image.
In the same way Chat GPT does nothing but answer us by “COPYING” the texts that we ourselves have put on the internet.
Of course, we should ask ourselves what is collective consciousness, widespread knowledge and what is real. Are our history and our texts us?
When does a human being stop repeating things already said and create new ones?.. But that’s another matter.

In short, ChatGPT copies, imitates and re-proposes our own texts, reshuffled and rearranged so that the language is coherent and surprisingly “human”. No wonder then when we ask ChatGPT for technical things or lines of programming, here it works even better, everything is precise and perfect and .. logical.

What is the danger or deception?
The problem is that what ChatGPT says isn’t always true, it’s not science, it’s just what the community has left in the texts that the program has sifted through and organized in its databases.
For example, if we all wrote that ghosts exist, with evidence, photographs and “historical” stories, an artificial intelligence “trained” on these texts would make us believe and perfectly argue the “real” existence of ghosts. The problem is that then we ourselves would believe him! In short, if what we have written on the internet is a lot of nonsense, artificial intelligence would re-propose those same nonsense as truth! Someone could say that this is exactly what happened to our history, where whoever won or who has power “writes” the history books…

In reality, the question is much more complex and there are in any case control systems and pre-established “censorships” to avoid controversy. But the reality is that artificial intelligences will believe and will propose to us only and only what we aspire to have sown, described and .. programmed. If our texts are wrong, the AI will be wrong. If we want to deceive the AI, we will be able to deceive it with incorrect information and what will respond will be piloted by us and above all by the programmers.
As long as the AI is connected to a simple screen and returns only written words and images, nothing problematic. But when someone links it to a robot industry or armaments… it will be worse than the Terminator movie.

Why did I write all this?
Because one day for fun I “tested” ChatGPT on a topic I’ve been studying for over 30 years: Leonardo da Vinci. I know the subject well enough to “challenge” ChatGPT.

What have I discovered? I discovered that ChatGPT presented me with the usual trivial, notional and repetitive things found on the internet. The real problem is that in recent years I have discovered how many errors and platitudes have been said about Leonardo, repeated in books, exhibitions and museums and by curators who are more parrot businessmen than true scholars. The result? The repetition of banalities has brought with it errors and incorrectness that are found in many texts and that ChatGPT has “learned” as if it were the truth. Therefore, asking ChatGPT about Leonardo da Vinci for specific things, I discovered that he was wrong, because he repeated the mistakes and banalities present on the net. I deduced from this that even for all topics it is probable that the written texts are “repetitions” of platitudes and clichés.

To give you another example: If there were people convinced that the earth is flat, enough to write books and make demonstrations (what an absurd hypothesis!…?). ChatGPT would also learn from them and… could offer us a flat earth book as “truth”!

We are screwed! Deceived, by ourselves and by our programs.

Perhaps skynet would be useful for a nice planetary “reset”.